Stefano Anastasia
Presidente onorario di Antigone, associazione ‘”per i diritti e le garanzie nel sistema penale”, alla quale aderiscono studiosi, magistrati, operatori penitenziari, parlamentari, cittadine e cittadini che a diverso titolo si interessano di giustizia penale. È autore del recente L’ appello ai diritti. Diritti e ordinamenti, nella modernità e dopo, Giappichelli ed.
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Davide Barletti è insieme a Lorenzo Conte, Mattia Mariani ed Edoardo Cicchetti uno dei fondatori della Fluid Video Crew Produzioni Audiovisive Indipendenti. Realizzano insieme dal 1995 al 2004, oltre 30 opere tra documentari, lungometraggi, cortometraggi e video-installazioni prodotte sia in video che in pellicola. Vincono nel 1997, come migliore opera, il Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini Arcipelago di Roma con il documentario Shquiperia-Albania. Nel 2001 si aggiudicano il Premio Migliore Film ai Festival Merano Tv e al Milano Film Festival con il documentario I Fantasisti – Le vere storie del calcio Napoli. Nel 2003 con il cortometraggio Gli ultracorpi della porta accanto vincono Festival di Cinema di Confine, Città di Bolzano. Nel 2003, con il loro primo lungometraggio cinematografico “Italian Sud-Est” partecipano al 60° Festival di Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Nuovi Territori. Nel febbraio del 2008 esce nelle sale cinematografiche il loro ultimo lungometraggio Fine Pena Mai.
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Irene Bignardi è inviato speciale e critico cinematografico di “La Repubblica”. Si occupa di letteratura inglese e americana. Per dieci anni ha tenuto una rubrica di cinema su “L’Espresso” e ha condotto molte trasmissioni televisive dai maggiori festival internazionali. Dal 1986 al 1989 ha diretto il MystFest e dal 1993 è stata responsabile, con Giorgio Gosetti, della sezione Notti Veneziane della Mostra del Cinema di Venezia. Attualmente dirige il Festival di Locarno.
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Maurizio Braucci è nato nel 1966 nel rione Montesanto di Napoli. Scrittore, poeta e videomaker, è stato tra i fondatori del centro sociale “DAMM – Diego Armando Maradona Montesanto”. Promotore di laboratori in luoghi dallestrema marginalità scuole di periferia Est e Nord, carceri ha scritto il testo di uno spettacolo teatrale (Sete rappresentato anche nel carcere di Volterra). Il mare guasto, 1999 Edizioni e/o, è la sua prima opera di narrativa. Sempre per le Edizioni e/o pubblica successivamente Una barca di uomini perfetti, 2004. E uno degli autori più interessanti e originali della nuova scena letteraria italiana. Collabora con il mensile Lo Straniero e con la redazione napoletana del quotidiano La Repubblica. Lavora come autore e montatore di documentari video e promuove progetti socioculturali per adolescenti. Sua è la sceneggiatura de la baracca, cortometraggio del 2005 di Pietro Marcello. Nel 2008 firma con Ugo Chiti, Gianni Di Gregorio, Matteo Garrone, Massimo Gaudioso e Roberto Saviano la sceneggiatura di Gomorra, Grand Prix al LXI Festival di Cannes.
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Maria Teresa Camoglio. Nata a Sassari, studia all’Istituto d’Arte e lavora per alcuni anni nella propria città come fotografa e docente di fotografia. Nel 1987 si trasferisce a Berlino, dove si diploma in regia all’Accademia cinematografica. Proprio il saggio di diploma, grazie alla coproduzione con la rete televisiva Zdf, diventa un lungometraggio, Con amore, Fabia, che gira in Sardegna nel 1992. Seguiranno, per la televisione tedesca, Lügen und Geheimnisse, Hand in hand, Der Große Bruder, Bandangistenglück.
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Ettore Cannavera Insegnante di Filosofia e Psicologia in un liceo cagliaritano e cappellano del carcere minorile di Quartucciu dal 1993, che con un gruppo di operatori sociali di diversa formazione – educatori, pedagogisti, insegnanti, psicologi e volontari – scelgono di operare nel campo della prevenzione e della riabilitazione di adolescenti e giovani adulti in difficoltà attraverso dei progetti di recupero.
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Antonello Catacchio. Giornalista, milanese, ma di origini veneto-pugliesi, studi scientifici e formazione umanistica. Da più di una trentina d’anni è spettatore di cinema privilegiato perché la sua passione è diventata il suo lavoro. Ha scritto di cinema per quotidiani, settimanali e riviste, specializzate e non, senza trascurare incursioni radiofoniche e televisive. Attualmente collabora con quotidiano Il manifesto, il mensile Ciak e talvolta con la Rtsi.
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Andrea Cosentino. Attore, drammaturgo, comico e studioso di teatro.Nato a Chieti nel 1967, si è laureato a Roma con una tesi sul teatro di Roberto Benigni e sulla cultura popolare delle improvvisazioni in ottava rima, che ha ottenuto il premio IDI Mario Apollonio 1995. Si indirizza verso il teatro di ricerca frequentando, tra gli altri, laboratori e seminari con: Dario Fo, Danio Manfredini, Rena Mirecka, Tapa Sudana, il Living Theatre. Nei primi anni ‘90 studia teatro gestuale a Parigi con Monika Pagneux e Philippe Gaulier della scuola mimica di Jaques Lecoq. Nel 2003 prende parte alla trasmissione televisiva Ciro presenta Visitors (Italia Uno), per la quale inventa una telenovela demenziale recitata da bambole di plastica.Tra i suoi spettacoli, Amleten Verboten (1991) una riscrittura clownesca dellíAmleto di Shakespeare, di Carnosciate (1993) una rivisitazione contemporanea del grottesco rabelaisiano, e di Mara’Samort (1995). La tartaruga in bicicletta in discesa va veloce (1998), Andromaca (2002), L’asino albino (2004) incentrato proprio sull’Asinara.
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Daniela Cossiga. Attrice, si è laureata in Materie Letterarie presso il Magistero di Sassari nel 1992 çon una tesi sulla Casina di Plauto e la Clizia di Machiavelli. Fa parte della Compagnia Teatro La Botte e il Cilindro, che gestisce dal 1990 il teatro Il Ferroviario di Sassari e riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali dalla stagione 1998/99 fra i sedici Teatri stabili d’innovazione per l’infanzia e la gioventù?. Oltre all’attività di attrice, cura gli aspetti organizzativi e di allestimento degli spettacoli della stessa Compagnia. ra i suoi spettacoli: Arpe, arpeggi, pizzichi e pizzicotti, di Pier Paolo Conconi (1984), Romeo e Giulietta di William Shakespeare (1986), The dreaming of the bones di William B. Yeats (1988), Canto di Natale, di Sante Maurizi dal racconto di Charles Dickens (1998), Cos’è la Poesia di Sante Maurizi (2005), Omaggio a Benny Morè a cura dell’Orchestra Jazz della Sardegna (2006), Canzoni del Supercarcere, spettacolo di canzoni a cura di Sante Maurizi (2007).
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Lella Costa. Lella (Gabriella) Costa dopo gli studi in Lettere e il diploma all’Accademia dei Filodrammatici esordisce nel 1980 con il suo primo monologo: Repertorio, cioè l’orfana e il reggicalze. È l’inizio di un percorso che la porterà a frequentare autori contemporanei, a farsi le ossa alla radio, ad avvicinarsi al cosiddetto teatro-cabaret ed a raggiungere il successo divenendo una delle più amate attrici italiane. Nel 1987 debutta con Adlib, monologo con cui inizia anche la sua attività di autrice. Seguiranno Coincidenze, Malsottile, Magoni, (con le musiche originali di Ivano Fossati), La daga nel loden, Stanca di guerra (scritto in collaborazione con Alessandro Baricco), Un’altra storia (con la regia di Gabriele Vacis) e infine Precise Parole, sempre con la regia di Vacis. Lella Costa alterna l’impegno teatrale con rare, ma raffinate apparizioni televisive, indovinate trasmissioni radiofoniche e un costante impegno civile a favore soprattutto di Emergency.
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Simonetta Fiori, inviata di Repubblica, da vent’anni autrice di reportage, inchieste e interviste per le pagine culturali del quotidiano romano, laurea in Lettere alla Sapienza di Roma, scuola di specializzazione a Urbino, autrice di saggi pubblicati su riviste accademiche, un’esperienza di docenza universitaria presso Scienza della Comunicazione a Teramo.
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Massimo Gaudioso. Regista, sceneggiatore, attore. Lavora dall’83 al 95 come copywriter, regista di documentari, spot, video, sigle e programmi televisivi. Nel 1995 scrive e gira il cortometraggio “Il caricatore” insieme ad altri due giovani registi, Fabio Nunziata ed Eugenio Cappuccio, che ottiene il Premio del pubblico dei giovani al Festival di Locarno. Il cortometraggio diventa film nel 1996 e vince numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Holden per la sceneggiatura al Festival di Torino, il premio Casa Rossa a Bellaria come miglior film indipendente italiano dell’anno, la targa d’oro Anec e il Ciak d’oro come migliore opera prima, il Sacher d’oro per la produzione. Insieme ai due colleghi gira nel 1997 “Un caso di forza maggiore” tratto dal racconto omonimo di Massimo Bontempelli e nel 1999 “La vita è una sola”. Ottiene nel 2003 assieme ad Ugo Chiti e Matteo Garrone il David di Donatello per la sceneggiatura de “L’imbalsamatore” (2002). E’ autore del soggetto e della sceneggiatura del film “Primo amore” di cui è regista lo stesso Garrone.
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Antonello Grimaldi. Laureato in Giurisprudenza a Sassari con una tesi sull’emittenza privata in Italia, si trasferisce a Roma nel 1981 dove frequenta la scuola di cinema della Gaumont fondata da Renzo Rossellini.
Nel 1983 prende parte come regista all’impresa collettiva di Juke-box. Nel 1990 dirige Nulla ci può fermare al quale seguiranno Il cielo è sempre più blu (1995), Asini (1999), Un delitto impossibile (2001).
Del 2008 è Caos calmo, che Antonello Grimaldi dirige con Nanni Moretti nel ruolo di protagonista. Per la televisione gira, tra gli altri, Distretto di polizia (seconda e sesta serie, 2001 e 2006), La moglie cinese (2004), Le stagioni del cuore (2004), Gli insoliti ignoti (2001 e 2003).
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Andrea La Regina. Don Andrea La Regina responsabile ufficio solidarietà sociale Caritas italiana. Nel 1978 ha fondato il movimento che poi ha portato alla nascita del Tribunale per i diritti del malato, Dal 1997 è Presidente della “Fondazione antiusura NASHAK reintegrazione solidale”, che ha funzionato inizialmente come fondo antiusura dal 1992; per la lotta all’usura e tutela sociale dei cittadini nell’accesso al credito con la stipula di convenzioni per la prevenzione all’usura e per un migliore accesso al credito legale. Dal giugno 2007 è responsabile dell’ufficio della solidarietà sociale di Caritas italiana.
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Gianni Manca. Nato a Pattada, ha 50 anni e da 20 è sostenitore di Amnesty International. Nel 2004 è tra i fondatori del gruppo di Sassari di Amnesty International di cui diviene in seguito responsabile. Nel 2006 è eletto Responsabile per la Sardegna, ruolo per il quale è stato riconfermato nel 2008. Fa parte del Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali di Amnesty International e si occupa della gestione operativa della sezione italiana della associazione.
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Salvatore Mereu. Studia al Dams di Bologna e al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dove nel 1997 si diploma in regia. Come allievo della Scuola ha realizzato due cortometraggi: Prima della Fucilazione e Miguel, premiati in diversi festival. Ballo a tre passi (2003) è il primo lungometraggio, con il quale ha vinto il Premio come miglior film alla Settimana della Critica, la Menzione Speciale Premio De Laurentiis alla Mostra del Cinema di Venezia e il David di Donatello per il miglior esordio. Sonetaula, tratto dal romanzo di Giuseppe Fiori, è stato presentato nella sezione Panorama del Festival di Berlino 2008.
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Alan O’Leary. Laureato in Arts & Social Contests, ha studiato letteratura italiana e inglese al Trinity College di Dublino. Ha studiato letteratura europea al MPhil di Cambridge. Insegna letteratura, cultura e cinematografia italiana a Leeds. La sua idea è quella di disegnare un percorso ragionato che permetta agli allievi di studiare i film italiani durante tutto il corso. Un metodo che nel 2008 gli è valso un premio per le tecniche di insegnamento: il Faculty of Arts Teaching Development Prize. Da sempre interessato alla memoria storica, e al suo rapporto con gli eventi, la storia e le rappresentazioni visive e testuali, ha trascorso gli ultimi anni alla ricerca del modo in cui il cinema italiano rapprenta il terrorismo. Collabora con Catherine O’Rawe (Bristol) sul progetto Thinking Italian Film, che punta a dare una base istituzionale e teorica agli studi sul cinema italiano.
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Massimo Onofri. Nato a Viterbo nel 1961, è un saggista e critico letterario italiano. Laureato in filosofia morale presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”. Attualmente è professore di critica letteraria e letteratura italiana contemporanea all’Università di Sassari. Ha pubblicato prefazioni, saggi e articoli dedicati, tra gli altri, a Pirandello, Borgese, Brancati, Sciascia, Fiore, Bufalino, Consolo, Bertolucci, Giudici, Lalla Romano e Celati. Già redattore di Nuovi Argomenti, esperto di letteratura siciliana, è stato autore di numerose opere di saggistica. Collabora con L’indice dei libri del mese, col quotidiano La Stampa, con i quotidiani regionali del gruppo Espresso e con Diario, dove tiene una rubrica settimanale sulla narrativa italiana sin dalla fondazione. Attualmente risiede a Viterbo.
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Domenico Procacci. Debutta giovanissimo producendo il primo film di G. Piccioni Il grande Blek (1987). Nel 1989 fonda la casa di produzione Fandango (il nome deriva dal titolo dell’omonimo cult movie di K. Reynolds), che ha tra le pellicole al suo attivo La stazione (1990) di S. Rubini, Come due coccodrilli (1993) di G. Campiotti, coprodotto dalla Colorado Film di M. Totti, Il cielo è sempre più blu (1996) di A. Grimaldi, Radiofreccia (1998), opera prima e buon successo commerciale della rockstar italiana Ligabue, L’ultimo bacio (2001) di G. Muccino, che sbanca il botteghino, e Respiro (2001) di E. Crialese, primo film italiano ad aggiudicarsi il prestigioso premio della Settimana della critica al Festival di Cannes del 2002. Oltre ad aver contribuito al rilancio del giovane cinema italiano, Procacci partecipa alla produzione di opere di autori stranieri sempre interessanti e sui generis: è il caso di Bad Boy Bubby (1993) dell’australiano R. de Heer, Gran premio della giuria a Venezia, La maschera di scimmia (2001), di un’altra regista australiana, S. Lang, e Dust (2001), atteso, anche se un po’ deludente ritorno alla regia del macedone M. Manchevsky. La Fandango è anche casa editrice e di distribuzione, sempre privilegiando un cinema di qualità capace di misurarsi con le esigenze e con le attese del mercato.
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Marco Saura. Nato a Roma nel 1977. Dopo aver studiato lettere e filosofia all’università di Tor Vergata ha collaborato con la rivista R!, la casa editrice La Scimmia e il portale web Fantasymagazine.it. Sceneggiatore per il cinema e la tv, ha scritto i lungometraggi Italian sud est (2003), Il pugile e la ballerina (2006) e Fine pena mai (2008).
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Armando Spataro. E’ procuratore della Repubblica Aggiunto nel Tribunale di Milano e Coordinatore del Gruppo specializzato nel settore dell’antiterrorismo. E’ entrato in Magistratura nel 1975 e viene destinato nel ’76 alla Procura della Repubblica di Milano con funzioni di Sostituto Procuratore della Repubblica (Pubblico Ministero). Sin dal luglio del 1977, dopo essersi occupato di sequestri di persona, si è occupato a tempo pieno di terrorismo di sinistra, settore, nel quale ha coordinato tutte le principali inchieste milanesi, fino alla metà del 1989 (sulle Brigate Rosse, su Prima Linea e su tutti i gruppi terroristici di sinistra). Dall’87, inoltre, ha seguito anche i settori della criminalità organizzata, del grande traffico internazionale di stupefacenti, entrando a fare parte, sin dall’epoca della sua costituzione (1991), della Direzione Distrettuale Antimafia, di cui è stato componente fino al luglio del ’98, occupandosi principalmente delle indagini sulla mafia calabrese e siciliana.
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Franco Uda. Sassarese, 43 anni, dal 2006 è Presidente regionale dell’Arci – associazione di promozione sociale – e di Arci Servizio Civile – composta da Arci, Auser, Legambiente e Uisp – e dallo scorso anno componente della Presidenza nazionale dell’Arci, nella quale ha le deleghe come responsabile nazionale per il carcere, la giustizia e i diritti e per il servizio civile nazionale. Da 10 anni si occupa di carcere attraverso la promozione di attività e progetti negli istituti di pena. Lo scorso anno è stato eletto Vicepresidente della Conferenza Nazionale del Volontariato della Giustizia, che raggruppa le organizzazioni nazionali laiche e cattoliche che quotidianamente svolgono un lavoro a favore dei detenuti e dei loro diritti, quali Antigone, Arci, Associazione Papa Giovanni XXIII, Associazione S. Vincenzo de’ Paoli, Caritas, Fondazione per il Volontariato, Libera, Seac, Telefono azzurro, e delle 20 Conferenze regionali costituite dalle organizzazioni locali. Attualmente è portavoce del Forum regionale del terzo settore e lo rappresenta nel CREL (Consiglio Regionale dell’Economia e del Lavoro) e portavoce della Tavola sarda della pace.
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