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Asinara (foto1, foto2)
L'economia dell'isola, prevalentemente agricolo pastorale, si è integrata con l'attività dei pescatori provenienti da Camogli; ancora oggi è possibile visitare il paesino di Cala d'Oliva un tempo abitato dai pescatori e successivamente, finché erano attivi i penitenziari, dagli agenti di polizia e dalle loro famiglie. Nel 1100 circa viene costruito il monastero Camaldolese, che darà anche il nome alla Cala di Sant'Andrea. Nel 1800 l'isola è stata utilizzata come Lazzaretto, poi durante la prima guerra mondiale come Stazione marittima di quarantena (Cala Reale); di questo periodo la traccia giunta a noi consiste nell'Ossario Austro-Ungarico e poche edifici in rovina. Nel secolo successivo, invece, è stata adibita a "colonia penale" con oltre 10 distretti, verso la fine del 1900 una parte è stata utilizzata come penitenziario di massima sicurezza. La famiglia Berlinguer ha ceduto la proprietà dell'isola Piana alla Regione autonoma della Sardegna. E infine, dopo la smobilitazione dei penitenziari, c'è stata la creazione del Parco Nazionale dell'Asinara (1998) con provvedimenti provvisori, ratificati nel 2001-2002. Ancora oggi molte competenze sono suddivise tra il Ministero dell'Interno, la Regione Sardegna, l'Ente Parco e il comune di Porto Torres. |
Cala d’oliva (foto1, foto2)
Il nome rimanda ad antiche storie che si intrecciano con le inevitabili leggende che attecchiscono in modo particolare nelle zone in qualche modo isolate e poco conosciute. Data la sua posizione è un ottimo punto di osservazione sia per le specie faunistiche quali il muflone e gli asinelli bianchi, sia per il whale-watching, l'Asinara costituisce infatti il limite sud-ovest del Santuario dei Cetacei, attraversato dalle loro migrazioni e utilizzato per la loro riproduzione. Inoltre, offre per la sua altezza relativa una magnifica visione dell'isola a 360”, che permette di ammirare l'isola dall'alto e tutto il Golfo dell'Asinara. Poi ci siamo diretti verso la zona più a Nord di tutta l'isola, il Faro di Punta dello Scorno, voluto da Alberto Ferrero De Lamarmora e costruito nel 1854.
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